GIS e carte geologiche – la cartografia tematica in ambiente GIS

Oggi sciogliamo un dubbio relativo alla realizzazione delle carte geologiche all’interno di un GIS che ci è già stato posto diverse volte.

1. Carte geologiche: GIS vs CAD

Il dubbio di cui parliamo in realtà vale non solo per le carte geologiche, su cui ci è stato posto il quesito e che oggi noi prendiamo ad esempio, ma vale un po’ per tutta la cartografia tematica, quali ad esempio le carte geomorfologiche o gli strumenti di pianificazione urbanistica.

Questo dubbio deriva dal fatto che in passato la redazione delle carte geologiche e della cartografia tematica in genere è stata spesso realizzata in software CAD based, come AutoCAD. In realtà in alcuni casi andava anche peggio perché le carte venivano realizzate con software di grafica, vedi ad esempio Corel Draw o Photoshop.

Ad ogni modo, la strutturazione del dato in AutoCAD, soprattutto nei software meno recenti, era piuttosto diversa da quella di un GIS.

Come probabilmente sai, anche se in CAD è possibile ed è conveniente la strutturazione di tematismi in layer, in realtà non solo è possibile bypassare questo meccanismo ed essere disordinati, ma anche se si è molto ordinati, alla fine all’interno dello stesso file convergerà un po’ di tutto. Quindi linee, punti, poligoni, retini e testi tutti insieme. E il mix non è solo geometrico, ma anche concettuale. Un file CAD può contenere quindi benissimo tutti i diversi strati informativi concettualmente diversi che si trovano in una carta.

Il risultato è che il file CAD “carta geologica” può contenere, anzi, contiene tutto quello che si vede nella carta. Consideriamo ad esempio la carta geologica d’Italia, che potete guardare sul sito dell’ISPRA-Servizio Geologico d’Italia. Se per un attimo supponiamo che sia realizzata in ambiente CAD, all’interno del file CAD troveremo tutto ciò che vediamo nella carta: i dati topografici essenziali, il reticolo idrografico,  i litotipi, gli elementi di interesse morfologico, la legenda, i retini, toponimi e nomenclatura, simboli e caratteri relativi ad elementi di vario genere. Quindi un file pressoché identico al prodotto finale come nella carta che vedi in una qualsiasi delle carte che trovi al sito che ti abbiamo indicato.

Esempio di cartografia geologia
Esempio di cartografia geologia

2. La carta geologica nel GIS

Vediamo invece cosa aspettarti quando scarichi una carta geologica “per il GIS”.

Andiamo ad esempio sul geoportale della Regione Calabria, andiamo su Repertorio cartografico e selezioniamo la categoria “Geologia e Morfologia del Territorio”. Premiamo su Filtra per categoria.

Nei risultati della ricerca andiamo su Carta Geologica Vettoriale e clicchiamo sulla freccia a destra. Non scarichiamo i file, ma clicchiamo su Vai alla cartella superiore. Ecco, già puoi vedere che i dati vettoriali sono stati divisi in due parti. Nella prima c’è la Geologia e nella seconda la Litologia. Se saliamo ulteriormente di livello cliccando nuovamente su Vai alla cartella superiore vedremo che ci sono molti altri strati informativi, tra cui la Carta Tecnica Regionale, la Franosità, l’Idrografia.

Quindi, quando si scarica una carta geologica o tematica che sia in vettoriale e per il GIS non è mai come la vediamo nella carta “vestita” cioè completa di tutto, ma dobbiamo comporla noi  combinando i diversi elementi.

Ci è capitato diverse volte di sentirci dire: “ho scaricato la carta geologica per il GIS, ma manca tutta la topografia e non ci sono neanche riferimenti toponomastici. Ma cosa hanno messo sul geoportale?”

Abbiamo capito quindi che non è così, la carta a tutti gli effetti c’è, solo che dobbiamo combinare noi i diversi elementi.

Bene, questo post è finito. Se ti è piaciuto condividilo! Se hai dubbi o suggerimenti lascia pure un commento.

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Ci GISsiamo al prossimo post!

Ciao

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