Geoprocessing in QGIS 3: il merge

Capita spesso di dover lavorare in team con altre persone: sia al lavoro che quando si sta portando avanti un progetto per l’università. In questi casi risulta molto comodo dividersi il lavoro. Ma poi, come si fa a rimettere insieme tutto? ci viene in aiuto il merge. Oggi vediamo cos’è e come si fa in QGIS 3.

Cos’è il merge

Per capire cos’è il merge vediamo subito un esempio. Supponiamo che tu ed un tuo collega abbiate la necessità di digitalizzare gli edifici del centro abitato di un Comune. Una decisione saggia è quindi ad esempio quella di dividere in due settori  il lavoro da fare: un settore ovest ed un settore est. Adesso però è il momento di mettere insieme il lavoro da voi fatto.

Il merge serve proprio a questo: ad unire in un unico shapefile due o più shapefile contenenti dati simili di aree più o meno contigue.

Le regole del merge sono le seguenti:

1° regola. I dati di cui fare il merge devono avere la stessa topologia. Quindi puoi fare il merge di punti con punti, di linee con linee e di poligoni con poligoni. Non potrai invece fare il merge, ad esempio, di linee con poligoni.

2° regola riguardante gli aspetti geografici. Ti puoi trovare in due situazioni:

  • la prima è quella in cui tra i due shapefile di cui fare il merge non c’è sovrapposizione. In questo caso non c’è alcun problema, nello shapefile di output dell’operazione ci saranno sia tutti i poligoni del primo settore che tutti i poligoni del secondo settore.
  • la seconda situazione è quella in cui c’è sovrapposizione tra gli elementi dei due shapefile parziali. In questo caso, quando gli elementi dei due shapefile vengono ricopiati all’interno del file di output del merge, la sovrapposizione verrà conservata e gli elementi sovrapposti rimarranno tali. Quindi non verranno fatte operazioni di sovrapposizione e ridefinizione tra poligoni sovrapposti come avviene invece nell’unione (ma questo è un altro video).

3° regola riguardante la parte tabellare dello shapefile. Anche in questo caso ci possono essere due situazioni, perché non sempre ti troverai a fare il merge di dati strutturati e preparati da te.

  • il caso ideale, quello in cui hai organizzato tu il lavoro con il tuo collega. Quindi, non solo avete deciso quali parti digitalizzare, ma avete anche deciso quali campi inserire nella tabella attributi e, soprattutto, avete deciso di chiamare i campi in cui inserire le informazioni nello stesso modo. Quindi, se ad esempio volete inserire l’informazione relativa all’uso dell’edificio, l’ideale è chiamare il campo testuale allo stesso modo, ad esempio proprio uso. In questo modo, quando verrà fatto il merge, i valori del campo USO degli edifici del settore ovest, verranno incolonnati perfettamente sotto i valori del campo USO degli edifici del settore est.
  • il caso in cui campi con la stessa informazione si chiamano in modo diverso. Se, a proposito dell’esempio precedente, negli edifici del settore ovest il campo contenente la destinazione d’uso è stato chiamata USO e negli edifici del settore est è stato chiamato USOEDIF, quando andrai a fare il merge i due campi non verranno incolonnati, ma resteranno separati.
Le tre macroregole del merge
Le tre macroregole del merge

Come fare il merge in QGIS 3

Adesso che sai tutta la teoria possiamo passare alla pratica. Vediamo come fare il merge in QGIS. Puoi trovare la tool merge in due posizioni.

La prima: vai al menu vettore, successivamente Strumenti di gestione dati e quindi Fondi vettori (merge).

La seconda: dal pannello strumenti vaiin Generale vettore. Anche qui troverai lo strumento Fondi vettori (merge). Come vedi la strada è diversa, ma il punto di arrivo è lo stesso: la tool Fondi vettori (merge).

Una volta selezionato questo strumento dobbiamo:

– selezionare i layer in ingresso. Clicca sul pulsante con i tre puntini e poi metti la spunta sui layer di cui vuoi fare il merge. Potresti anche premere sul pulsante Seleziona tutto ed entrambi i file verranno selezionati. Clicca su OK. Sotto la voce Layer in ingresso potrai leggere quanti sono i layer selezionati.

– Opzionalmente puoi scegliere il Sistema di Riferimento che avrà il file di output. Ti basterà cliccare sul menu a tendina o sul pulsante di lato, per selezionare il Sistema di Riferimento che più ti fa comodo.

– Infine alla voce Fuso (merged) puoi decidere se creare il file finale di merge come file temporaneo o decidere dove o come chiamarlo. Noi lo chiamiamo semplicemente EdificiMerge.

Premi su OK, aspetta i tempi di elaborazione et voila. Gli edifici sono ora tutti presenti in un unico shapefile. E, se andiamo a guardare il campo USO, vedremo tutti i valori perfettamente incolonnati.

Tips & tricks

Nella finestra della tool merge, c’è la possibilità di mettere la spunta alla voce “Apri il risultato dopo l’esecuzione dell’algoritmo” per caricare lo shapefile contenente il merge dopo che è stato creato. Tuttavia, facendo questo, esso apparirà nel pannello dei layer, non come lo abbiamo chiamato noi (nel nostro caso, ad esempio, EdificiMerge), ma lo chiamerà con il nome della tool, “Fuso (merged)”. Ma non temere, questo è solo un nome fittizio che appare nel pannello dei layer. Se vai nella finestra delle proprietà del tuo merge, alla scheda Informazioni, alla voce Percorso, potrai leggere sia il percorso che il nome reale che tu hai dato allo shapefile. Inoltre lo potrai sempre cambiare/ripristinare nella scheda Sorgente (1) alla voce Nome post (2).

Cambiare nome ad uno shapefile
Cambiare nome ad uno shapefile

Bene, il tutorial è finito. Se ti è piaciuto condividilo! Se hai dubbi o suggerimenti lascia pure un commento.

Se vuoi, puoi vedere anche il nostro video su YouTube “Geoprocessing in QGIS 3: il merge” e iscriverti al nostro canale.

Ci GISsiamo al prossimo post!

Ciao

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